Misurazione della pressione arteriosa

Controllando periodicamente la pressione arteriosa con i parametri della pressione diastolica e sistemica è possibile prevenire malattie cardiovascolari e monitorare l’efficacia delle terapie ipertensive. La pressione arteriosa misura l’intensità con cui il sangue scorre nei vasi.

Quali sono i valori entro cui la pressione è considerata normale?
La pressione è considerata normale quando i valori si assestano tra i 100 e i 120 mmHg di massima (pressione sistolica) e i 75-80 mmHg di minima (pressione diastolica).
Un soggetto iperteso, ovvero che soffre di pressione alta, può soffrire di: mal di testa improvviso, sensazione di testa pesante, acufeni, vertigini, sudorazione fredda, sangue dal naso, dispnea e cardiopalmo, senza d’ansia opprimente, nausea e vomito e talvolta problemi di vista.

Ma quali complicanze comporta l’ipertensione?
Sicuramente il maggior danno avviene a carico dei vasi sanguigni che può sfociare nell’arteriosclerosi. Altri organi che risentono di una prolungata presenza di ipertensione sono cuore, cervello, reni e occhi.

Invece quando è necessario preoccuparsi per un abbassamento di
pressione?
La pressione arteriosa viene regolata dal sistema nervoso autonomo e varia in relazione al fabbisogno di ossigeno del nostro corpo. Per questo motivo è naturale che la pressione si innalzi con l’attività fisica e si abbassi quando si è a riposo.
Per questo motivo bisogna recarsi del proprio medico di fiducia se la pressione bassa è correlata a vertigini, giramento di testa, stordimento, debolezza o sensazione di svenimento.